Stanotte non ci ho dormito per quello che ho scritto ieri. Pensavo di cancellarlo, ma tanto ormai è su FB, e poi sono ancora convinta di aver scritto cose giuste. L’ansia sociale mi tormenta, ma per stavolta non ha vinto, se non per il fatto che non avrò mai il coraggio di leggere i commenti.
Ero entrata nel sito per aggiornare la mia lista di traduzioni di Sherlock Holmes, e mi ha preso un accesso di sincerità. Si potrebbe pensare che questo è il mio blog professionale e la mia vita privata non c’entra; ma quando la mia vita privata influenza la mia vita professionale, non mi sembra giusto nasconderlo. Adesso magari riceverò meno offerte di lavoro perché potrei aver lasciato credere di non essere in grado di lavorare. Fa niente. In ogni caso non è vero! A parte una stanchezza generale per tutti gli esami, controlli e palle varie, io STO BENE e non è previsto che peggiori, anzi.
Quello che ho scritto è giusto. Potrebbe danneggiarmi, ma se invece aiuta almeno una persona a tranquillizzarsi, a capire meglio che del cancro (come della depressione ansiosa) si può parlare, che si può curare, che ci si può vivere, avrò avuto successo, anche se magari non lo saprò mai.
E chissà che da tutta questa situazione non esca un racconto, un romanzo, un diario. A quel punto avrò avuto successo anche dal punto di vista professionale. Win-win.