Due serie su due grandi regine. “Victoria” è uscita nel 2016 e stanno lavorando alla terza serie. “The Crown” parla dell’attuale regina Elisabetta II e anche in questo caso ho visto in DVD solo le prime due stagioni. Le recensisco insieme perché hanno molto in comune, non solo una protagonista regina. Mi fermo alla II stagione di entrambe perché, mentre per “Victoria” verranno mantenuti gli stessi attori per la III stagione, per “The Crown” cambieranno.
Mi è molto piaciuto in entrambe le serie il casting, la sceneggiatura, il montaggio e la scenografia. Sarebbe stato facile trasformarle in telenovelas, dato che storicamente la corte inglese, come tutte le corti, è un nido di vipere. Invece le due serie non indulgono in dettagli torbidi ma neppure li ignorano. La recitazione, come la regia, è delicata. Fa colpo la vicenda della damigella di Victoria, accusata di essere incinta e invece malata di cancro; e tutti quelli che sono grandi abbastanza ricorderanno le follie della principessa Margaret, sorella di Elizabeth. Ma nel primo caso viene messa in evidenza la tragedia dell’incomprensione fra la damigella e la regina, e nel secondo è chiaro che la povera Margaret aveva problemi psichici che all’epoca non era possibile menzionare, tanto meno curare. Le è andata meglio che alla sorella di JFK.
Drammi personali e grandi eventi storici vengono descritti con freschezza e velocità. Anche chi conosce benissimo la storia rimane in sospeso chiedendosi cosa accadrà dopo. Tutto grazie a un’ottima regia-sceneggiatura-montaggio. La scenografia di “Victoria” si basa molto sulla CGI, che non si nota affatto; “The Crown” dà molti meno dettagli nel dietro le quinte del DVD, ma ho l’impressione che le location fossero più reali che in “Victoria”. In ogni caso, complimenti a entrambe.
La regina Vittoria è interpretata da Jenna Coleman con occhi azzurri. L’ho trovata molto carina ed espressiva, e mi è stato facile immaginarla evolversi nella tombolotta che era Vittoria in anni più tardi (qualche volta era divertita). Bravissimo Tom Hughes nell’interpretare Albert in modo credibile, intenso, mai noioso. Non ho molta pazienza per gli attori che di solito interpretano il “bel giuovine”, ma in questo caso ha funzionato.
Il “cavallo nero” (“dark horse” = quello su cui nessuno scommetterebbe e invece spacca) della produzione è Rufus Sewell nel ruolo del primo ministro Lord Melbourne. Sewell è entrato con impeto nella mia vita interpretando Fortebraccio nell’Amleto di Branagh. Tutti lì al cinema a singhiozzare, e all’improvviso si spalancano le porte ed entra a lunghi passi questo ragazzo stupendo dagli occhi gialli, e “Amleto chi?”. Ha fatto anche “I Pilastri della Terra” con il mio altro preferito Matthew MacFadyen. Ora che non è più un ragazzo, Sewell continua a interpretare personaggi storici complessi (Alexander Hamilton in “John Adams“).
“The Crown” è interpretata nelle prime due stagioni da Claire Foy, che sarà sostituita nella terza da Olivia Williams. Confesso che Claire Foy mi è sembrata la meno centrata del casting (no, non ho ancora visto “The First Man”). E’ bravissima nel riprodurre i gesti e il modo di parlare della regina, ma le sopracciglia, accidenti, non sono quelle di suo padre. Il quale è interpretato qui da Jared Harris, figlio di Richard Harris, che se la cava egregiamente pur non essendo molto somigliante a Giorgio VI.
In questo caso il “dark horse” è Matt Smith nel ruolo di Philip. Oltre agli appassionati di “Doctor Who”, molti troveranno accattivante e realistica l’interpretazione di Smith. Sì, ha tradito la moglie, sì, ha sofferto della sua posizione subordinata. Ma Philip dimostra di amare Elizabeth e di sapersi mettere in secondo piano per lei, come tante volte abbiamo visto il principe Filippo (ormai ritiratosi dagli impegni ufficiali) seguire amorevolmente sua moglie.
Curiosità: Stephen Dillane (Stannis) interpreta un pittore di sinistra che fa un ritratto a Churchill (John Lithgow); Matthew Goode, alias Ozymandias in uno dei miei film preferiti, “Watchmen“, interpreta il marito artista di Margaret, Tony Armstrong-Jones, Lord Snowdon.
E’ molto affascinante e inquietante il fatto che Alex Jennings interpreti lo zio (padre?) di Albert in “Victoria”, e David, brevemente re Edoardo VIII, in “The Crown”, E ANCHE IL PRINCIPE CARLO nel film “The Queen” con la mia adorata Helen Mirren. Chiaramente ha i tratti della dinastia.